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Infermieri cercasi: in Italia ne mancano 50mila

Una figura professionale di importanza fondamentale all’interno delle corsie ospedaliere; le sue competenze sono essenzialmente quelle di fornire assistenza infermieristica grazie ad un novero di competenze piuttosto ampio.
Assistenza ai malati e ai disabili di tutte le età; prevenzione delle malattie e l’educazione sanitaria. Questo in sintesi è il lavoro dell’infermiere. Figure come detto di grande importanza nel settore assistenziale.
Eppure ad oggi in Italia ne mancano circa 50 mila. La denuncia arriva direttamente dall’Ipasvi, la Federazione Nazionale Infermieri che ha condotto una analisi su ogni singola regione riferita all’anno 2014.

Mancano 47 mila infermieri:

Basandosi sui dati presenti nell’ultimo Conto annuale della Ragioneria generale dello Stato l’Ipasvi è arrivata a questa conclusione: la forza lavoro infermieristica nelle Regioni italiane è carente.
A mancare, circa 47 mila infermieri che servirebbero per garantire sicurezza e servizi efficienti ai cittadini. La forza lavoro attuale inoltre, sta aumentando di età senza il dovuto ricambio generazionale.
In sostanza gli infermieri sono troppo pochi per garantire assistenza e servizi qualitativamente elevati. Secondo l’Ipasvi parte di questa carenza è data anche dai tagli alla spesa e blocchi del turn over che, tra il 2009 e il 2014, avrebbero fato perdere quasi 7.500 operatori.
Il rapporto ideale infermieri/medici a livello ottimale sarebbe di 3 a 1; in alcuni casi si attesta a 2. La maggiore incidenza è per le regioni la cui sanità è in debito e devono quindi sottostare a piani di rientro: soprattutto Campania, Lazio e Calabria.

Le condizioni lavorative degli infermieri:

Il problema, sempre secondo l’Ipasvi, riguarderebbe anche la condizione degli infermieri attualmente impiegati. Si fa riferimento qui alle retribuzioni che, nei 5 anni presi a riferimento, si sarebbero ridotte in valore assoluto di 70 euro.
E poi ancora si lamentano turni troppo faticosi e straordinari non adeguatamente retribuiti. Tutte difficoltà che rischiano di ricadere sul consumatore finale, quindi sui cittadini / pazienti, che non possono usufruire di adeguati servizi.
Il dato internazionale relativo al rapporto ottimale tra pazienti per infermiere dovrebbe essere 6 (quindi 6 pazienti per ogni infermiere): in Italia la media nazionale è di 12 pazienti per infermiere e in alcune regioni si arriva anche a 18.

Età media in aumento:

L’ultimo dato è quello relativo all’età media degli infermieri attualmente impiegati. Il mancato ricambio generazionale ha portato ad un innalzamento di questo parametro generando una percentuale di infermieri over 50 piuttosto sostanziale.
Uno studio dell’Ipasvi sulla condizione del lavoro dell’ infermiere in Italia che pone molti aspetti di criticità e che arriva alla vigilia della stagione di contrattazione con i sindacati. E che per questo si propone di essere una base di partenza per migliorare le condizioni contrattuali degli infermieri.

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