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In plastica o in metallo, cosa sono i Rivetti

Un rivetto è un pratico elemento di fissaggio, che si utilizza per unire insieme due materiali, di natura identica o differente. Si sfruttano i rivetti in diversi settori, ad esempio in edilizia, ma anche in falegnameria o nell’automotive. Visti i tanti campi di utilizzo è evidente che siano disponibili diversi tipi di rivetto, sia per quanto riguarda la forma e le dimensioni, sia per materiale.
La scelta del rivetto più adatto da utilizzare dipende da una serie di fattori, tra cui il tipo di fissaggio che si desidera ottenere, sia l’eventuale esposizione dei rivetti alle intemperie o a sollecitazioni di vario genere. Possiamo suddividere i rivetti in due grandi categorie: in materiale plastico o in metallo.

Quando si usano i rivetti in plastica

I rivetti in plastica sono un sistema di fissaggio ideale su superfici leggere, pur consentendo di ottenere un fissaggio duraturo e di precisione. L’inserimento di un rivetto in plastica consente infatti di ottenere fissaggi molto sicuri, ma anche rapidi da eseguire. Si sfruttano soprattutto per fissare pannelli, tappezzerie interne, elementi decorativi, pannelli e superfici in materiale plastico o lamiere metalliche. Il rivetto in plastica offre la massima resistenza alle intemperie, soprattutto nel caso in cui siano prodotti con materie plastiche non soggette a degrado progressivo se esposte al freddo, al calore o alla luce solare diretta.
Tutti i rivetti in questo materiale offrono lunga durata in caso di fissaggi esposti all’acqua, si sfruttano quindi anche in ambito idraulico o per il posizionamento dei sanitari nei bagni. Sono poi disponibili rivetti in plastica di vari materiali, così come dalle forme più diverse tra loro. Sta quindi al professionista la scelta del giusto rivetto in plastica da utilizzare in ogni situazione.

Materie plastiche particolari

Un rivetto in materiale plastico è solitamente in polietilene; sono disponibili però anche rivetti in plastica di altri materiali, adatti ad essere utilizzati in particolari situazioni. Ad esempio i rivetti in poliammide sono adatti ad essere sfruttati laddove sia necessaria un’alta resistenza all’usura o una buona resistenza meccanica. I rivetti in poliossimetilene offrono invece un’alta resistenza agli urti mentre quelli in neoprene si utilizzano quando servono proprietà antivibranti e insonorizzanti; inoltre il neoprene è una gomma isolante elettrico, adatto ad essere sfruttato sia per fissare supporti in plastica sia per il metallo.

Quando usare i rivetti in metallo

Un rivetto in metallo si dimostra mediamente più robusto rispetto al suo corrispettivo in materiale plastico. Per latro è possibile produrre rivetti in metallo molto più sottili, che offrano comunque una buona resistenza e durata nel tempo. Sono poi disponibili in commercio rivetti di vari metalli, dal rame all’acciaio inox. Questo ultimo si sfrutta in vari casi, soprattutto quando è importante che il rivetto resista alle intemperie e alla corrosione. Il rame invece è utile nei casi in cui sia importante che il rivetto resista alla ruggine, ma dove sere anche un fissaggio che conduca l’elettricità o il calore. I rivetti in ottone sono robusti e resistenti, sono sfruttati soprattutto per le tubazioni.

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Giornalista scomodo - "L'unico dovere di un giornalista è scrivere quello che vede..."

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