Nessun allarme se il bambino dice bugie:
I genitori perciò non devono allarmarsi se il loro figlio dice una bugia, tutti lo fanno: quelli che hanno capacità cognitive più sviluppate mentono meglio perché riescono a nascondere le loro tracce; e da grandi occuperanno posizioni di grande responabilità e successo garantite.
Per i migliori inventori di bugie potrebbe essere previsto uno stage all’interno delle nostre Camere parlamentari, a contatto con i tanti che da piccoli dicevano piccole bugie e adesso le sparano, con estrema naturalezza, grande come una casa. Ma, conoscendo i nostri lettori il tema in quanto sviscerato ed esposto più volte, andiamo a vedere quali sono le basi su cui si fonda la scoperta di cui trattiamo.
Gli esperti asseriscono che il mentire coinvolge numerose aree e processi cerebrali, come integrare l’informazione e manipolare i dati a proprio vantaggio: stando alla ricerca di cui scriviamo – condotta su 1.200 bambini di età comprese fra i 2 e i 16 anni – se il 20% dei bambini di due anni dice bugie, la percentuale sale 90% a quattro anni mentre il picco viene raggiunto a 12 anni, quando la menzogna è universale. Vogliamo aggiungere, per concludere, che se i ricercatori dell’Università di Toronto meritano tutto il nostro rispetto, non bisogna per questo trascurare il buon senso di cui è dotato ognuno di noi.
Ne “La coscienza di Zeno” Svevo afferma: “Il mentitore dovrebbe tener presente che per essere creduto non bisogna dire che le menzogne necessarie”.