Forni elettrici contro forni a gas
Un dualismo che si propone anche nelle case, quello tra forni elettrici e forni a gas (in questo caso non forni a legna, visto che nelle abitazioni è raro trovarne). I secondi, forse i più diffusi, si differenziano per facilità di utilizzo, rapidità e risparmio. I forni elettrici consumano di più ma possono garantire performance maggiormente elevate, soprattutto per la preparazione di determinate pietanze.
I forni elettrici di ultima generazione fanno affidamento sulla pietra refrattaria, uno dei segreti utilizzati proprio per la cottura della pizza in questi particolari forni: si parla di una lastra realizzata con materiali refrattari quali argilla che consentono di raggiungere elevati standard rispetto ad una cottura senza pietra.
Se i forni elettrici hanno difficoltà oggettive a raggiungere temperature elevate, come nel caso dei forni a legna, grazie all’uso della pietra refrattaria si può ovviare a tale criticità. Sono tanti i modelli di pietre presenti sul mercato, al link https://thndr.me/migliori-pietra-refrattaria-per-forno-elettrico è presente una carrellata specifica di pietre refrattarie per forni elettrici.
La questione dei consumi
Tornando a parlare delle differenze tra forni elettrici e a gas, le principali risiedono nei consumi; che come detto, per quanto riguarda i forni elettrici sono molto più elevati. Il forno a gas ha consumi di molto minori, soprattutto dopo che il bruciatore raggiunge la temperatura desiderata.
A livello di prezzi per l’acquisto iniziale, non ci sono grandi differenze; la preferenza per il gas è data sempre dal fattore consume unito al buon livello di efficienza energetica che può garantire. Questo parlando di uso domestico: per questioni particolari, come nel caso della preparazione della pizza napoletana, meglio non addentrarsi troppo in polemiche visto che, per i puristi più accesi, l’uso del forno a legna continua ad essere il solo riconosciuto e garantito.