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I dati nel periodo 2005 – 2022
Nel periodo 2005-2022, secondo l’Istituto Superiore di Sanità, l’attività di Pma è cresciuta di quasi il doppio, passando dai 63.585 trattamenti del 2005 ai 109.755 del 2022. La percentuale di nati vivi rispetto alla popolazione generale è salita dal 1,22% nel 2005 al 4,25% nel 2022. Il Registro ha documentato che 217.275 bambini sono nati grazie alle tecniche di Pma, equiparabile alla popolazione di Messina e/o Padova.
Le procedure di Pma che coinvolgono embrioni crioconservati sono cresciute da 1.338 nel 2005, rappresentando il 3,6% delle procedure, a 29.890 nel 2022, pari al 31,1%, simile alla media europea del 2019 (l’ultimo dato disponibile) che era del 31,2%. Il tasso di gravidanza relativo a ogni 100 trasferimenti eseguiti è salito dal 16,3% nel 2005 al 32,9% nel 2022. Inoltre, le tecniche di Pma che coinvolgono gameti donati sono aumentate da 246 cicli nel 2014, pari allo 0,3%, a 15.131 cicli nel 2022, pari al 13,8%.
Numeri sulle donne che si sottopongono al trattamento
L’età media delle donne che si sottopongono a cicli di Procreazione medicalmente assistita è in aumento in Italia, raggiungendo i 37 anni nel 2022 rispetto ai 34 anni del 2005 (in Europa nel 2019 era di 35 anni). La percentuale di donne oltre i 40 anni è cresciuta dal 20,7% nel 2005 al 33,9% nel 2022 (in Europa nel 2019 era del 21,9%). Questi dati emergono dal Registro Nazionale della Procreazione Medicalmente Assistita, creato dalla legge 40/2004 che regola la Pma, presso l’Istituto Superiore di Sanità. Il numero medio di embrioni trasferiti in utero è diminuito da 2,3 nel 2005 a 1,3 nel 2022. La percentuale di parti multiple è scesa dal 23,2% nel 2005 al 5,9% nel 2022.
Il Registro Nazionale della Pma
Il Registro Nazionale della Pma opera all’interno dell’Istituto Superiore di Sanità e Giulia Scaravelli, ginecologa e farmacologa, ne è la responsabile. Coordinando un team multidisciplinare con competenze in epidemiologia, statistica, informatica, comunicazione e psicologia, lo staff non solo gestisce la raccolta dati del Registro, ma si dedica anche alla realizzazione e promozione di progetti di ricerca sulle cause patologiche, psicologiche, ambientali e sociali dell’infertilità. Inoltre, si occupa delle tecniche di crioconservazione dei gameti e della preservazione della fertilità in pazienti oncologiche e donne a rischio di perdita precoce della funzionalità riproduttiva.