In questo articolo parliamo di:
Germania e legge sui farmaci:
L’insegnante disabile tedesco vuole sapere “perché quei signori si scambiavano pareri tra di loro senza renderli pubblici”, capire cioè se mamme e figli siano stati usati effettivamente come cavie dall’azienda.
E’ tramite l’articolo apparso il 25 Novembre sul settimanale tedesco Der Spiegel (e riportato in Italia dall’Aduc, l’Associazione no profit per i diritti degli utenti e dei consumatori) che apprendiamo come, in questi giorni, André Sommer abbia deciso di costituirsi contro la Bayer Schering Pharma Ag, presso la 7.ma sezione civile del Tribunale Regionale a Berlino.
Il suo è il primo processo intentato da una presunta vittima del Duogynon da quando, otto anni fa, il Governo tedesco ha modificato la legge sui farmaci per dare più forza giuridica ai possibili danneggiati. Ciò che risulta davvero clamoroso è che questa sua decisione di ricorrere al Tribunale Regionale ha funzionato da “campagna apripista”, poichè ulteriori e numerosi casi analoghi sono usciti allo scoperto a seguito della sua denuncia: vicende che dimostreranno se la recente apposita riforma del governo tedesco reggerà alla prova dei fatti.
Quella modifica legislativa venne promossa infatti per reagire ad un’altra lunga e penosa vicenda legata al Contergan: un sonnifero assunto in gravidanza da donne che partorirono figli disabili e che denunciarono, invano, il produttore (sebbene in pratica non sussistessero dubbi sui devastanti effetti collaterali del medicinale). Le vittime ottennero un indennizzo solo quando l’azienda decise spontaneamente di risarcirle.
Utilizzo del farmaco e pazienti con malformazioni:
Anche nella vicenda Duogynon finora non c’è stato alcun riconoscimento ufficiale di colpa da parte della casa farmaceutica in questione, dato che le procure hanno sempre archiviato le denunce sebbene le mamme colpite resero testimonianza pubblica e accusarono l’azienda già alla fine degli anni settanta.
Ad ogni modo, come dicevamo, dopo che il settimanale Der Spiegel la scorsa settimana ha riportato la vicenda di Sommer, decine di vittime sono uscite allo scoperto. Si tratta di persone con malformazioni agli arti, al cuore, all’addome, alla schiena e che avevano taciuto per anni: nell’elenco che Sommer ha pubblicato sul suo sito ne figurano oltre cento.
In questo momento i Parlamentari Verdi al Bundestag stanno chiedendo chiarimenti al Governo e il ministero della Sanità, pur non prendendo parte al contenzioso, auspica che i ricorrenti riescano a far valere le proprie ragioni. Le presunte vittime denunciano la società Schering, che nel frattempo è stata rilevata dalla concorrente Bayer, esigendo spiegazioni, chiedendo di vedere la documentazione sul Duogynon per denunciare e chiedere i danni alla Bayer Schering.
Il legale Joerg Heynemann, che oltre a Sommer difende alcune decine di presunte vittime, sostiene infatti che deve essere una perizia a stabilire se quel test di gravidanza fosse innocuo o meno e scrive: “al di là del giudizio morale sulla procedura che evidentemente ha riguardato un buon numero di donne trattate con i campioni medici, gli imputati dovrebbero svelarne i risultati. Se allora fu adottato il sistema dei campioni medici gratuiti, è chiaro che venissero messi nel conto i possibili effetti negativi”.
Imputati e risultati degli esperimenti:
Perchè gli imputati non vogliono mostrare i risultati degli esperimenti? In tribunale andrà chiarito soprattutto il contenuto delle lettere giunte dalla Gran Bretagna. In una missiva del 13 dicembre 1967, cioè otto anni prima che la madre di Sommer prendesse il farmaco, un ricercatore scriveva: “la palese correlazione tra l’aumento di malformazioni congenite e la vendita del test di gravidanza appare piuttosto allarmante. Si tratta di un prodotto farmaceutico per donne incinte che incide sull’ambiente del feto e dunque dobbiamo essere estremamente prudenti”. Come ha detto il legale di Sommer, la Bayer Schering dovrebbe mostrare “apertura e tolleranza” e “sedere ad un tavolo con le persone danneggiate”.
Del resto è il minimo che potrebbe fare questa casa farmaceutica, qualora risultasse ufficialmente come unica responsabile di decine e decine di vite rovinate.