Medici che stilano certificati falsi di invalidità:
Quello dei falsi invalidi è un problema piuttosto ricorrente nel nostro paese e capita spesso di leggere storie simili; la questione è che, vicende così gravi, sono spesso solo la punta di un iceberg e nascondono dietro altre problematiche.
Come ad esempio quella dei medici compiacenti. Perché, ed è piuttosto scontato evidenziarlo, se ci sono persone che vengono ritenute invalide pur non essendolo vi è, a monte, qualcuno che quella invalidità l’ha prescritta; sbagliando, verrebbe da dire volendo essere buoni, o volontariamente, si potrebbe affermare con più malignità.
In sostanza, dietro ogni falso invalido si nasconde un medico compiacente che stila un certificato medico falso; fatto aberrante che, oltre che fuori legge, va anche fuori da ogni etica professionale. E fatto che, in quanto reato, va punito alla stregua della persona che si finge disabile.
Per i medici scoperti ad attestare disabilità di persone in realtà sane, sono previste pene piuttosto pesanti, inasprite di recente a seguito della stretta sui falsi invalidi.
Pene e sanzioni per i medici compiacenti:
In base a queste, coloro che attestano falsamente uno stato di malattia o di handicap, al quale consegue il pagamento di trattamenti economici a titolo di prestazioni di invalidità civile, successivamente revocati per accertata insussistenza dei requisiti sanitari vedranno applicarsi pesanti sanzioni.
Il medico colto nell’esercizio di questi illeciti rischia una multa da 400 a 1600, la radiazione dall’albo professionale ed il licenziamento per giusta causa se dipendente da una struttura pubblica o la decadenza dalla convenzione se è convenzionato col Ssn.
Deve inoltre risarcire il danno patrimoniale provocato, ovvero il totale delle somme corrisposte per i trattamenti di invalidità, oltre che il danno di immagine subito dalla Pubblica Amministrazione. Fin qui la teoria; ma la pratica ci parla di altro e ben si conosce l’andamento delle questioni giudiziarie nel nostro paese. Secondo l ’Inps addirittura neanche l’1% dei medici coinvolti in queste vicende verrebbe poi sanzionato dall’Ordine dei medici.
Esiste poi la prescrizione dei reati, che fa si che i medici o le commissioni mediche (le commissioni mediche di verifica sono un organo istituito nel 2007 presso l’Inps proprio con l’intento di attestare e verificare l’invalidità) che hanno redatto i certificati falsi riescano, nell’ipotesi migliore per l’imputato, ad uscire puliti evitando carcere e radiazione dalla professione o dai pubblici uffici; oltre che il patteggiamento, tramite il quale si evita il processo concordando una pena (generalmente pecuniaria) con l’accusa.
Se è vero che, come si dice, ogni problematica va affrontata a monte, per tentare di arginare il fenomeno dei falsi invalidi si potrebbe pensare ad inasprire le pene (e soprattutto a far si che queste siano poi effettive) per i medici compiacenti; magari esponendoli anche alla gogna mediatica, come giustamente già avviene per i falsi invalidi una volta che vengono smascherati.