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Compiti di Motorizzazione e Aci:
La Motorizzazione civile è un’articolazione periferica del Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture istituita nel 1941. I compiti che le spettano sono essenzialmente di controllo sui veicoli a motore e sui loro conducenti, quali:
- Revisione dei veicoli circolanti ed immatricolazione dei veicoli nuovi
- Rilascio della patente di guida e del certificato di abilitazione e di formazione professionale
- Gestione del registro Archivio Nazionale dei Veicoli
Viceversa l’Aci (Automobile Club d’Italia) è un ente pubblico non economico autofinanziato ed istituito in data 1905: i compiti in capo all’Aci sono
- Gestione del Pubblico Registro Automobilistico (Pra)
- Gestione delle diverse tasse automobilistiche di Regioni o Province autonome, come ad esempio il bolli auto
- Gestione dell’Ipt, ovvero l’ Imposta Provinciale di Trascrizione (il tributo su iscrizione, trascrizione ed annotazione dei veicoli nel Pra)
Funzioni simili e sprechi:
In sostanza come si vede, i due enti tengono altrettanti differenti registri (Archivio Nazionale dei Veicoli e Pra) ed emettono due differenti documenti entrambi necessari per chiunque possieda un veicolo: carta di circolazione, rilasciata dalla Motorizzazione civile; certificato di proprietà, rilasciato dall’Aci.
Nel compiere queste operazioni, i due enti attingono ciascuno al proprio archivio: la Motorizzazione si basa sul Archivio Nazionale mentre l’Aci si basa sul Pra. Due database distinti che vanno comunque tenuti allineati tra loro generando spreco di soldi e lavoro.
Da tempo immemore si parla di un’unione tra i due registri, ad oggi gestiti separatamente dai due enti, così da portare semplificazioni e risparmi in termini economici; attualmente non se ne è fatto ancora nulla e questa anomalia tipicamente italiana che obbliga i cittadini a ‘passare’ da entrambi gli enti e pagare due volte le relative spese di diritti è ancora in piedi.
In altri paesi viene utilizzato un unico libretto che svolge entrambe le funzioni; quella del certificato di proprietà e quella della carta di circolazione. Se una semplificazione così può risultare quantomeno un miraggio per un paese come il nostro, si può comunque pensare ad una semplificazione per evitare ai cittadini trafile e costi doppi.
Unificazione dei due registri:
Ci si era provato già in passato per la verità: dalle liberalizzazioni di Bersani alla richiesta di un referendum pubblico nel 2007. Molti tentativi andati a vuoto. Al’interno della legge di stabilità approvata nell’autunno del 2013 era stata finalmente inserita un’indicazione sulla volontà di introdurre misure volte all’unificazione dei due registri.
Niente di concreto che andasse a spiegare nel tecnico come compiere questo passaggio. Entro il 1 marzo 2014 si sarebbe dovuto agire per individuare le modalità di azione ma il Ministero dei Trasporti ancora non ha operato in questa direzione. Si resta quindi in attesa di regolamentazioni definitive in materia di unificazione dei due registri di autovetture.
Anche perché c’è da capire quale tra i due enti che attualmente svolgono questa mansione (Motorizzazione ed Aci per l’appunto) gestirà il nuovo registro unificato. E la sensazione è che sarà una battaglia tutt’altro che semplice dove nessuno dei due vorrà avere la peggio.