Aumentano i suicidi per motivi economici:
Ciò che preoccupa di più è proprio il crescente rilievo della “matrice” economica: 272 dei disoccupati suicidi nel 2009, cioè 3 su 4, erano soggetti espulsi dal mercato del lavoro. E in ogni caso il lavoro “anche in termini relativi costituisce un vero e proprio discrimine nella lettura del fenomeno”: nel 2009 si sono registrati ben 18,4 suicidi ogni 100mila disoccupati contro 4,1 tra gli occupati.
A pagare sono soprattutto gli uomini, dato che il suicidio per ragioni economiche rappresenta un fenomeno quasi esclusivamente maschile (precisamente il 95 per cento dei casi nel 2009).
La perdità di identità dovuta alla mancanza di indipendenza economica è dunque la causa principale che spinge i disoccupati al gesto estremo. Piccoli o medi imprenditori lasciati soli dallo Stato e impotenti di fronte al crollo delle loro attività o giovani sfiduciati che non riescono ad inserirsi nel mondo del lavoro.
Il dato forse più allarmante è che lo studio riguarda il 2009, quando buona parte dell’Italia non era ancora consapevole di quanto fosse profonda e avanzata la crisi economica all’interno del Paese.