Le nuove oliere:
Via al tappo anti rabbocco per contrastare le truffe; che, leggendo i numeri, riguarderebbero 2 bottiglie su 3 dei pubblici esercizi dove le classiche oliere verrebbero allungate con prodotti di altri paesi spacciati per italiani.
Niente di più facile: una bottiglia con la scritta made in Italy che viene facilmente riempita con olio proveniente da qualsiasi altro paese. Da oggi tutti gli oli di oliva presenti nelle confezioni in un pubblico esercizio (si vanno quindi ad escludere gli oli impiegati in cucina per la preparazione dei pasti) dovranno essere inseriti in appositi contenitori con dispositivi di chiusura tali da evitarne la manomissione.
Più nello specifico, i contenitori dovranno essere etichettati secondo la normativa vigente e la chiusura dovrà essere tale che il contenuto non possa essere alterato senza che la confezione sia compromessa; un sistema di protezione che sostanzialmente non consente il riutilizzo di una confezione una volta che questa sia esaurita.
Per chi non utilizzerà queste nuove oliere munite di tappo anti rabbocco scatteranno sanzioni anche piuttosto pesanti: da 1000 a 8000 euro con annessa confisca del prodotto.
La contraffazione dell’ olio extra vergine di oliva
La legge salva olio nasce dall’esigenza di proteggere uno dei prodotti simbolo della dieta mediterranea che da un po’ di tempo è sotto attacco: la produzione nazionale dell’ olio extra vergine di oliva è diminuita del 35% mentre le importazioni sono in costante aumento.
Il risultato è che, spesso e volentieri, gli oli importati vengono mischiati con quelli nostrani ed etichettati con il marchio ‘made in Italy’. La locuzione ‘miscela di oli di oliva comunitari’, già prevista dalla norma, quasi mai è adottata sulle bottiglie o, quando lo è, appare in dimensioni ridotte e in posizioni difficilmente visibili.
Ecco perché a corredo delle novità di cui sopra è previsto anche di introdurre una particolare nota cromatica per differenziare gli oli prodotti con miscele da quelli made in Italy.