Cambia il calendario del Fisco. In questi giorni prende il via la lunga maratona delle dichiarazioni dei redditi da parte dei contribuenti con date nuove. Novità di un certo peso, legate soprattutto a coloro i quali vanno a compilare il modello unico.
Per i dipendenti invece le scadenze restano le stesse e riguardano il modello 730 tradizionale o precompilato. A questo proposito, è dallo scorso 18 aprile che i modelli 730 precompilati possono essere visibili nella sezione personale del sito dell’Agenzia delle Entrate. A partire dal 2 maggio è possibile modificare, integrare parzialmente o accettare il modello precompilato senza modificarlo.
Andiamo a vedere nel complesso le scadenze del Fisco di qui alle prossime settimane. Tanto per i dipendenti quanto per i lavoratori autonomi.
In questo articolo parliamo di:
Modelli 730 precompilati:
Abbiamo detto dei modelli 730 precompilati: una novità introdotta dal Governo nel 2015 che va a prevedere l’invio (o la possibilità di consultarlo nell’area personale del sito dell’Agenzia delle Entrate) di modelli parzialmente precompilati con dati già noti.
Una volta ricevuto, il contribuente può accettare la dichiarazione così come è; oppure andare a integrarla, qualora vi scorga qualcosa di non totalmente corretto, trasmettendola per via telematica sempre dal sito dell’Agenzia delle Entrate oppure recandosi ad un CAF.
Ebbene, lo scorso 18 aprile è iniziata la possibilità di consultare il proprio 730 online; il 2 maggio è la data dalla quale si possono andare a modificare o integrare dati.
Il 24 luglio è infine la data segnata come termie ultimo per inviare il 730 precompilato, direttamente dal contribuente e dal sito dell’Agenzia delle Entrate o tramite CAF.
Il nuovo 730 precompilato:
Da ricordare che a partire da quest’anno, il modello precompilato 730 va a comprendere nuove informazioni sul contribuente.
Saranno presenti ad esempio anche le spese sostenute per ristrutturazioni edilizie; quelle per prestazioni di infermieri, psicologi, ostetriche, ottici, veterinari, tecnici di radiologia; premi assicurativi per tutelare persone con gravi disabilità.
Spese sanitarie e scontrini della farmacie, interessi passivi sui mutui, spese universitarie, spese funebri, spese per ristrutturazioni di risparmio energetico sono già regolarmente inserite, come nell’anno precedente.
Imposte varie sulla casa:
Il 16 giugno è invece la soglia per il pagamento dell’IMU ed, eventualmente, della Tasi. L’IMU, ovvero l’Imposta sui Servizi Municipali, vede la conferma di esenzione sulla prima casa salvo che si tratti di abitazioni di lusso. Le aliquote sono state confermate rispetto al 2016.
Per quanto riguarda la Tasi, la tassa indivisibile sui Comuni, è stata abolita solo per alcuni contribuenti, vale a dire per i proprietari di prima casa sempre fatto salvo il caso di casa di lusso. La Tasi non è dovuta neanche in altri casi, ovvero:
- Inquilini in affitto, sia come abitazione principale che non;
- Affitto al 70 – 90% se si è proprietari dell’immobile.
Se non si pagano IMU e Tasi nei tempi indicati, il rischio è quello di dover pagare un F24 che preveda l’imposta più sanzione e interessi dovuti.
Dichiarazione dei redditi:
Il 30 giugno è invece indicato come scadenza per il pagamento di imposte risultanti da dichiarazione dei redditiPF, ovvero l’ex modello unico, senza maggiorazioni.
Nei casi, ormai limitati, per i quali la procedura sia ancora possibile, la dichiarazione PF deve esser presentata su carta agli uffici postali. Il 31 luglio è la data indicata per il pagamento delle imposte risultante dalle dichiarazioni dei redditi PF con maggiorazione dello 0,40%.
Il 2 ottobre le dichiarazioni dei redditi PF saranno trasmesse per via telematica, insieme ad eventuale modello IRAP. Il 7 luglio è invece il termine per presentare modello 730 ordinario al CAF o ad un intermediario abilitato, quindi commercialista o consulente del lavoro.