Aumentano gli italiani alle mense e nei dormitori:
Tornando al rapporto povertà 2012, in generale si è assistito ad un’impennata degli italiani che si sono rivolti ai centri Caritas: guardando i dati riferiti agli ultimi 3 anni, orami si parla del 33%, mentre gli stranieri sono ancora in netto vantaggio (circa il 70%).
Detto già dell’ aumento di alcune fasce deboli della popolazione (anziani, casalinghe), da segnalare anche l’incremento di utenti con figli minori conviventi (+52,9%); in generale i fruitori dei servizi Caritas sono prevalentemente donne (53,4%), soggetti coniugati (49,9), persone con domicilio (83,2%).
Quest’ultimo dato non deve sorprendere più di tanto: negli ultimi anni si sta infatti assistendo ad una sorta di ‘normalizzazione’ di quelli che sono alcuni servizi di supporto sociale, quale la Caritas, rispetto al passato quando erano considerati appannaggio esclusivo di determinate categorie borderline (barboni, extracomunitari ecc…).
Oggi come oggi questa differenza va sempre più attenuandosi e può capitare di vedere inclusi tra i fruitori dei servizi della Caritas anche persone insospettabili: a supporto di questa tesi, altri dati forniti sempre dal rapporto stesso: si tratta della diminuzione di persone disoccupate (-16,2%) e ancor più di analfabeti (-58,2%) che fruiscono dei servizi; dati che confermano questa deriva di normalizzazione sociale dei servizi della Caritas mettendo in risalto una volta di più come tra i fruitori non si trovino necessariamente solo cittadini ai limiti della società.
Servizi contro la povertà:
Altri dati interessanti estrapolati dal Rapporto povertà 2012 parlano di circa 5.000 attività di contrasto alla povertà in totale sul territorio italiano: i servizi attivi nella distribuzione di beni sono 3.583; le mense sono 449 e nel 30% dei casi gestite dalle parrocchie. Al riguardo, dalla Chiesa arrivano oltre 6 milioni di pasti distribuiti ogni anno
Per quel che riguarda i bisogni di chi si rivolge alla Caritas, tra questi vi sono soprattutto cibo, vestiario, materiale sanitario, biglietti per viaggi, buoni pasto, servizi di igiene personale, mensa. Rispetto agli stranieri gli italiani chiedono maggiormente sussidi economici.
Ultimo dato interessante che segnaliamo sull’argomento arriva da una ricerca sulla condizione delle persone che vivono in povertà estrema condotta dall’ Istat in convenzione con Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Federazione degli organismi per le persone senza dimora (fio.PSD) e la Caritas: secondo questa ricerca, le persone senza dimora in Italia sono attualmente 47.648 (lo 0,2% della popolazione). Nei primi sei mesi del 2012 sono inoltre aumentati del 44% gli interventi per fornire beni materiali per la sopravvivenza.
Numeri che testimoniano ancora una volta, qualora ce ne fosse bisogna, la grave condizione di degrado sociale che stiamo attraversando.