I rischi per chi investe in Criptovalute
Negli ultimi mesi si è iniziato a parlare, anche in Italia, dei rischi connessi al mondo delle criptovalute: circa un anno fa Bankitalia parlò di bolla speculativa con riferimento alle monete virtuali mettendo quindi in guardia gli investitori. L’elemento di pericolo risiede principalmente in un fatto ormai acclarato: queste valute per la loro caratteristica principale, quella di essere anonime, finiscono per diventare spesso e volentieri irrintracciabili, quindi di sfuggire a qualsiasi controllo a monte.
Tra l’altro sempre per le loro peculiarità, le monete virtuali alimentano le frodi ed il mercato nero attirando gli interessi di terroristi o di chi deve riciclare denaro. La necessità è quella di un quadro che sia sovranazionale, una cornice armonica di regole e leggi uguali per tutti. Cosa non semplice dato che si parla sempre e comunque di uno strumento decentralizzato, mentre si è abituati a fronteggiare sistemi centralizzati.
Regolamentazione delle Criptovalute
In sostanza le criptovalute esistono in rete ma non hanno alcun controllo da parte di governi e banche nazionali o sovranazionali. Ecco perché il loro utilizzo per attività illecite tende a proliferare. Ma la diffusione è ormai capillare e non ci si può più girare dall’altra parte; aneche i governi lo hanno compreso e stanno iniziando ad agire di conseguenza.
Si pensi al casi di Cina e Corea del Sud, che hanno dichiarato guerra alle criptovalute. Così come l’India che, notizia recente, sta valutando di mettere a punto una legge che preveda una pena detentiva di 10 anni per i cittadini che detengono o che si occupano di criptovalute. Strumenti che, per loro natura, nascono come mezzo di pagamento svincolato dai tradizionali circuiti bancari e che per questo sono di difficile controllo. Tuttavia è ormai evidente a tutti che una regolamentazione a monte è più che mai necessaria e ci si sta muovendo in questa direzione.