Numeri sul consumo di farmaci in Italia
Leggendo questi numeri si evince che nei primi 9 mesi del 2015 ogni italiani ha acquistato mediamente circa 23,5 confezioni di medicinali di cui 14 in regime di assistenza convenzionata.
Si parla dei farmaci di classe A e C: i primi sono farmaci essenziali e per le malattie croniche il cui costo è a carico dello Stato e che sono dunque gratuiti anche se, a seconda delle normative regionali, può essere previsto un ticket di compartecipazione alla spesa a carico del cittadino.
I secondi, ovvero i farmaci di classe C, sono tutti gli altri farmaci non appartenenti alla fascia A. Gli italiani hanno quindi consumato 1.041 dosi ogni mille abitanti in regime di assistenza convenzionata con un lieve incremento del +0,5% rispetto all’anno precedente.
Consumi crescenti in linea con l’ invecchiamento della popolazione e con la relativa cronicizzazione delle patologie.
Compartecipazione dello Stato: dati in calo
Il dato relativo al 2015 mostra anche un lieve aumento della compartecipazione a carico del cittadino sulla spesa convenzionata: in sostanza è diminuito il numero relativo ai farmaci per i quali i consumatori non dovevano sborsare nulla.
La spesa privata è infatti aumentata del 2,3%. Nel periodo di riferimento, gennaio-settembre 2015, la spesa farmaceutica totale italiana, sia pubblica che privata, è stata pari a 21,3 miliardi di euro; il 76,5% di questa somma è stato rimborsato dal Servizio Sanitario Nazionale.
La crescita maggiore si è avuta sui medicinali di classe A erogati in distribuzione diretta. La spesa farmaceutica convenzionata viceversa, ha registrato un lieve calo rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Le regioni che hanno consumato più farmaci in proporzione al numero di abitanti sono Calabria, Lazio e Puglia; dall’altra parte della classifica, quelle con il minor consumo sono la Provincia autonoma di Bolzano, la Liguria e il Veneto