Non ci saranno restrizioni come lo scorso anno?
Quest’anno, che comunque vede la maggior parte della popolazione vaccinata, il ritorno di restrizioni così rigide sembra finora improbabile nonostante la curva in aumento in Italia (e non solo). Ad oggi il quadro è differente, con tassi di infezione e ospedalizzazione notevolmente inferiori al confronto e la stragrande maggioranza della popolazione vaccinata, come si diceva.
Il governo italiano sembra abbastanza fiducioso che non saranno necessarie ulteriori restrizioni durante le vacanze, con il ministro della Salute Roberto Speranza che ha dichiarato questa settimana che “sarà un Natale come un altro prima del Covid, se i reparti ospedalieri riusciranno a tenere il passo“.
Mentre ogni regione d’Italia è attualmente soggetta a regole di “zona bianca” a bassa restrizione, il paese non ha abbandonato il suo sistema a più livelli di misure sanitarie. Un ritorno alle regole della zona “gialla” significherebbe che le mascherine sarebbero necessarie all’aperto, oltre a nuove restrizioni su alcune attività come i ristoranti.
Cosa potrebbe accadere con eventuali nuove restrizioni
Ma se le regioni sono collocate nelle zone “arancioni” o “rosse” ad alto rischio, è probabile che ciò significhi chiusure di attività commerciali, restrizioni di viaggio e altre misure più severe. Da ricordare sempre che, ad oggi, l’Italia oggi ha uno dei più bassi tassi di casi di infezioni e ricoveri in Europa e il secondo più alto tasso di vaccinazione tra i più grandi Stati membri dell’UE, dopo la Spagna.
Il miglioramento della situazione sanitaria in Italia quest’anno è dovuto al ciclo di vaccinazioni effettuate, oltre a comportamenti virtuosi dei nostri connazionali che rispettano le regole su distanziamenti, uso mascherine, green pass, molto più che in altri paesi. In sostanza quello 2021 potrebbe essere un Natale caratterizzato da una maggiore socialità rispetto allo scorso anno. Sempre con misure di sicurezza da seguire, massima attenzione e green pass da esibire.