Bonus casa 2019: tutti confermati
La Legge di Bilancio liquidata sul finire dell’anno dal Parlamento, tra le roventi polemiche delle opposizioni, ha confermato anche per il 2019 le agevolazioni fiscali esistenti. Nel concreto i bonus continueranno ad essere:
- per le ristrutturazioni ed i lavori di manutenzione ordinaria, agevolazione che prevede sgravi fiscali del 50% sulle cifre spese da spalmare in dieci rate di eguale importo sulla dichiarazione dei redditi. Possono riguardare ad esempio il cambio degli infissi, opere condominiali o la sostituzione del portone blindato, oltre all’adozione di pannelli solari;
- per i mobili, spettante a chi abbia dato vita a interventi di ristrutturazione effettuati prima dell’acquisto di mobili, arredi e grandi elettrodomestici di classe energetica non inferiore alla A+ (A per i forni). Anche in questo caso la detrazione è pari al 50% con un tetto di spesa attestato però a quota 10mila euro;
- per l’energia, che va a premiare l’acquisto di caldaie (fino a 60mila euro) e di schermature solari (fino a 120mila euro) per il 50%, elevandosi al 65% nel caso degli involucri degli edifici, al 75% per la coibentazione delle parti comuni degli edifici condominiali e all’85% nel caso i lavori portino a ridurre di due classi il rischio sismico;
- per il giardino, definizione comprendente la sistemazione a verde di aree private o condominiali, per le quali il bonus fiscale è del 36% sino ad un massimo di 5mila euro. Nel novero delle spese che possono beneficiare del bonus sono comprese anche quelle di progettazione e manutenzione e tra le aree in questione ci sono anche i balconi o i cortili.
Bonus casa: un successo evidente
Il rinnovo dei bonus casa è il naturale portato dell’evidente successo che ha salutato nel corso degli anni la misura. A testimoniare il grande gradimento dei nostri connazionali per gli sgravi fiscali collegati ai lavori di ristrutturazione sono le stime fornite dal Cresme (Centro ricerche economiche e sociali del mercato dell’edilizia), secondo le quali proprio l’adozione di questo strumento ha incoraggiato investimenti per 292,7 miliardi di euro, dei quali 28,6 soltanto nel corso dell’anno appena spirato.
Cifre che fanno comprendere la rilevanza dei bonus per un settore come quello edilizio che altrimenti sarebbe costretto a ristrutturazioni pericolose dal punto di vista della tenuta occupazionale.