In questo articolo parliamo di:
Prescrizione più lunga
La notizia non renderà certamente felici coloro i quali non pagano il bollo auto, o non lo hanno pagato in passato, e temono di avere problemi legati a questa mancanza (che qualche volta può anche essere non voluta ma incidentale).
Ebbene, la prescrizione per bollo auto non pagato passa da 3 a 10 anni: una sentenza della Cassazione datata 2014 aveva stabilito che il mancato pagamento del bollo auto doveva cadere in prescrizione dopo 3 anni a patto che si facesse regolare causa.
Quindi, se a 3 anni dal mancato versamento del tributo, la cartella esattoriale ancora non era arrivata, l’utente poteva considerarsi salvo e l’esazione dell’importo non dovuta illegittima. A partire dal 2018 regole più chiare e ferre: a chi non pagherà il bollo auto potrà succedere di essere raggiunto da cartella anche dopo anni; 10, per la precisione, questo il limite massimo a partire dal quale scatterà la prescrizione.
Un provvedimento retroattivo
Cosa ancor più grave, il provvedimento avrà valore retroattivo: ciò significa che un bollo auto non pagato pochi anni fa e che, teoricamente, rientrava nella prescrizione in quanto passati i 3 anni, potrebbe ora presentarsi nuovamente come tributo da pagare.
Per fare un esempio: chi non aveva pagato un bollo auto nel 2015, avrebbe potuto considerarsi salvo a partire dal 1 gennaio 2018, data in cui si sarebbero scavallati i tre anni esatti. Ma non sarà così perché, con la nuova impostazione, i tempi sono allungati al 2025.
Da capire se questa modifica possa avere qualche profilo di incostituzionalità, come spesso quando si parla di retroattività e di diritti già acquisiti da un utente.
Esenzioni per il bollo auto
L’esenzione del bollo continua a spettare a determinate categorie di veicolo: si parla quindi di tutte le auto cosiddette storiche, ovvero quelle che abbiano almeno 30 anni di anzianità (fa fede la data di immatricolazione riportata sul libretto di circolazione o su un equivalente documento).
La legge in materia era già cambiata il 1 gennaio 2015 quando erano stati esclusi dall’esenzione i veicoli con almeno 20 anni di anzianità; e questo a prescindere dall’interesse storico della vettura.
Esenti dal pagamento del bollo anche invalidi con ridotte limitazioni permanenti della capacità motoria a patto che il veicolo sia a loro intestato e sia stato adattato alle esigenze del conducente con le dovute modifiche.
Tante novità ed alcune conferme per una delle tasse più discusse e odiate dagli italiani: il bollo auto.