Quanto si risparmierà sulla bolletta energetica:
Un effetto, quello della diminuzione della bolletta energetica, che deriverà da un insieme di fattori; oltre al già citato ‘taglia bollette‘ incideranno altri provvedimenti: come quello relativo al pacchetto di misure in favore delle Pmi; quello relativo alle misure su componenti regolate della bolletta; gli interventi tesi a garantire maggiore concorrenza sul mercato elettrico.
L’ ultimo fattore (non certo ultimo per importanza) che inciderà sul calo delle bollette elettriche, il crollo dei prezzi dei combustibili impiegati per la produzione elettrica a livello internazionale e i minori costi per il dispacciamento. A quanto ammonterà questo risparmio?
Dalla stima presentata dall’ Autorità per l’Energia elettrica e il gas, una famiglia tipo risparmierà circa il 3% nel primo trimestre del 2015. Più consistente sarà il risparmio per le Pmi; si parla di una cifra tra l’8 e il 10 % su base annua.
Mercato libero e mercato a maggior tutele:
Per i consumatori italiani quindi si tratterebbe di una notizia buona; non si parla di risparmi di chissà quale entità ma di questi tempi tutto fa brodo. Sempre in attesa di una più marcata regolamentazione del mercato libero caratterizzata da una maggior concorrenza e consapevolezza per i consumatori.
La questione del mercato libero dell’energia risale al 2007 quando si vollero liberalizzare l’energia elettrica ed il gas per favorire i consumatori. Secondo quel provvedimento, è possibile scegliere se aderire al mercato libero o restare in quello fino ad allora in uso, noto come mercato a maggior tutela.
Orientandosi verso il libero mercato si ha naturalmente la possibilità di scegliere tra le offerte disponibili sul mercato stesso. Un meccanismo che non ha funzionato in modo impeccabile e che anzi ha evidenziato come, spesso e volentieri, non vi sia convenienza dal libero mercato dell’energia rispetto al vecchio regime.
Secondo le stime di alcune associazioni di consumatori infatti, la maggior parte di chi è passato al libero mercato ha finito per pagare di più l’energia; il tutto nel quadro di un momento storico in cui si sta addirittura pensando di abolire il regime a maggior tutela lasciando solo il mercato libero.
Proposta contenuta nell’ambito del disegno di legge annuale sulla concorrenza e contro la quale sono insorte molte associazioni di consumatori asserendo che fino a quando il mercato libero non sarà regolamentato in maniera limpida, chiara per l’utente con offerte realmente competitive e vantaggiose per i consumatori, sarebbe meglio mantenere in vita il mercato a maggior tutela.
Il tutto nel’ottica della difesa dei diritti, e delle tasche, dei cittadini consumatori. Che poi dovrebbe essere il primo obiettivo da perseguire.