Condizioni delle auto della polizia:
Sono state le dichiarazioni rilasciate dal segretario generale della Uil PA Penitenziari, Eugenio Sarno. La situazione in sostanza era nota a tutti e lo stato delle vetture non doveva passare inosservato; lo stesso segretario generale Sarno ha affermato che “la gran parte degli automezzi in uso alla Polizia Penitenziaria se fossero in uso a privati cittadini sarebbero oggetto di fermo amministrativo; manutenzioni scadute, revisioni non effettuate e altissimi chilometraggi”. Dichiarazioni che, come evidente, hanno il sapore di una denuncia piuttosto dura e pesante.
Da segnalare che nell’impatto, che è stato descritto come molto violento, sono rimasti feriti tre agenti della scorta che viaggiavano a bordo del veicolo oltre ad altre cinque persone che si trovavano a bordo delle macchine investite dal mezzo della polizia penitenziaria; nessuno si trova comunque in pericolo di vita.
“In queste condizioni non e’ possibile andare avanti” ha concluso Sarno; ”abbiamo anche denunciato che mezzi nuovissimi dopo alcune settimane dalla messa in strada perdono le portiere e sono inutilizzabili. Ma non per questo si sono perseguiti, sollevandoli dagli incarichi, i responsabili degli incauti acquisti. E mentre ministri, sottosegretari e dirigenti sfilano con nuovissime berline extra-lusso i poliziotti debbono rischiare la loro vita su mezzi obsoleti. Forse e’ giunta davvero l’ora di incrociare le braccia e rifiutarsi di partire senza adeguate condizioni di sicurezza.”
Come dire, un’altra vicenda piuttosto grottesca che avviene all’interno di un paese dove, nell’ultimo periodo, l’inverosimile è spesso di casa; se le cause dell’incidente venissero confermate in pieno, così come le denunce effettuate dalla Uil PA Penitenziari in riferimento allo stato di degrado di quei veicoli che in teoria dovrebbero garantire la sicurezza ai cittadini, il quadro che ne uscirebbe sarebbe tutt’altro che limpido e rassicurante.