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Allergie: sempre più persone ne soffrono

I risultati di molti studi realizzati da vari istituti scientifici in materia di allergie, riguardo il fenomeno globale nel nostro Paese, riferiscono che l’esercito degli allergici sta aumentando le proprie file di anno in anno. Si tratta di allergie stagionali, da farmaci o da ingestioni alimentari.
Riguardano circa il 50% della popolazione italiana ed è in linea, dicono gli esperti, con l’andamento mondiale. Per di più, sono in aumento anche i polisensibilizzati, cioè le persone che soffrono di più allergie combinate, rispetto ai monosensibilizzati che invece hanno una sola allergia. Come lo spieghiamo a Marziale che nei suoi epigrammi  insisteva che “non est vivere, sed valere vita est” (La vita non è vivere, ma vivere in buona salute)? Cosa fare per difendersi da tale nemico?
Intanto dobbiamo sapere che al primo posto della classifica delle allergie si trovano quelle stagionali da polline, che costituiscono la stragrande maggioranza. Al secondo posto, poi, ci troviamo gli acari, al terzo le muffe (sia domestiche che all’aperto), al quarto gli animali e al quinto più o meno nella stessa percentuale alimenti, farmaci e punture di api e vespe (veleno da imenotteri).

 

Difendersi dalle allergie stagionali:

Per le allergie stagionali soprattutto quelle originate da polline, i principali e più classici portatori sono le betulle, le graminacee, la parietaria ( che cresce sui muri delle case), l’ambrosia, e vari tipi di fiori. Sono queste, soprattutto le fonti di produzione della allergie con le relative conseguenze di occhi che lacrimano, naso chiuso, starnuti, tosse asmatica.
Per difendersi, soprattutto nelle giornate con elevata concentrazione pollinica (maggiore di 40-50 granuli/metro cubo), si consiglia di evitare o ridurre al minimo la permanenza in luoghi aperti quali parchi, soprattutto in presenza di prati falciati di recente; è necessario inoltre tenere chiuse le finestre delle camere da letto, usare mascherine e filtri antipolline che riducono la quantità di pulviscolo inalata.
Esistono vari farmaci che possono alleviare gli effetti delle allergie: i corticosteroidi per via nasale, gli antistaminici, i degogestionanti, gli inibitori dei leucotrieni ed altri che il medico vorrà consigliare. Per curiosità, sappiate che l’uomo è sempre stato colpito dai pollini: sono state riscontrate alcune tracce addirittura in alcune tombe scoperte in Iraq, risalenti al periodo dell’uomo di Neanderthal.
La prima certificazione clinica si deve a Leonardo Botallo (Asti 1518, Francia 1588), che scrisse del fenomeno denominandolo “catarro delle rose”, descrivendone i sintomi correlati quali prurito al naso, starnuti e mal di testa, prodotti dal contatto con le varie piante e fiori.

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Scritto da

Giornalista indipendente, web writer, fondatore e direttore del giornale online La Vera Cronaca e del progetto Professione Scrittura

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