Difendersi dalle allergie stagionali:
Per le allergie stagionali soprattutto quelle originate da polline, i principali e più classici portatori sono le betulle, le graminacee, la parietaria ( che cresce sui muri delle case), l’ambrosia, e vari tipi di fiori. Sono queste, soprattutto le fonti di produzione della allergie con le relative conseguenze di occhi che lacrimano, naso chiuso, starnuti, tosse asmatica.
Per difendersi, soprattutto nelle giornate con elevata concentrazione pollinica (maggiore di 40-50 granuli/metro cubo), si consiglia di evitare o ridurre al minimo la permanenza in luoghi aperti quali parchi, soprattutto in presenza di prati falciati di recente; è necessario inoltre tenere chiuse le finestre delle camere da letto, usare mascherine e filtri antipolline che riducono la quantità di pulviscolo inalata.
Esistono vari farmaci che possono alleviare gli effetti delle allergie: i corticosteroidi per via nasale, gli antistaminici, i degogestionanti, gli inibitori dei leucotrieni ed altri che il medico vorrà consigliare. Per curiosità, sappiate che l’uomo è sempre stato colpito dai pollini: sono state riscontrate alcune tracce addirittura in alcune tombe scoperte in Iraq, risalenti al periodo dell’uomo di Neanderthal.
La prima certificazione clinica si deve a Leonardo Botallo (Asti 1518, Francia 1588), che scrisse del fenomeno denominandolo “catarro delle rose”, descrivendone i sintomi correlati quali prurito al naso, starnuti e mal di testa, prodotti dal contatto con le varie piante e fiori.