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Rivenditori di alcolici che si spostano in rete
Focalizzandosi sui prodotti alcolici più ricercati, è il vino uno dei più richiesti. Seguono birra, liquori e distillati vari. Buona parte di questa offerta arriva direttamente da venditori di alcolici che hanno deciso di spostare la propria attività in rete; o di affiancare un e-commerce al proprio negozio fisico.
La crescita si è registrata soltanto negli ultimi ani perché, fino a poco tempo fa, l’acquisto di alcolici in rete era piuttosto circoscritta qui in Italia e non superava la soglia dell’1%. Del fatturato totale del comparto. Dati infinitamente più bassi rispetto a quelli lasciati registrare ad altri settori, come abbigliamento e turismo, in riferimento ad acquisti online.
Solo recentemente in rete si è assistito alla proliferazione di e-commerce di alcolici facenti capo o direttamente a retailer tradizionali; o ad imprese nate appositamente per vendere alcolici in rete.
Chi acquista più alcolici in Italia
Questa tendenza, peraltro, appare comune a fasce d’età particolarmente eterogenee, anche se la propensione all’acquisto online è molto più ampia nei soggetti nati a cavallo tra gli anni ’80 e gli ultimi anni ’90.
Dal punto di vista geografico, le regioni del nord (con Milano in testa) costituiscono le capofila dell’acquisto degli alcolici online (in queste aree si concentra circa il 40% delle transazioni), confermando una crescita del mercato e la diffusione di modalità di acquisto sempre più mainstream e comuni tra gli acquirenti. Seguono Lazio e Veneto, nonchè le città a più alta densità di popolazione, tra le quali Roma e Napoli al vertice.
I negozi tradizionali di alcolici
Tale fenomeno, a differenza di quanto si potrebbe credere e sebbene i dati più recenti ne testimonino la crescita esponenziale, non comporta necessariamente la scomparsa dei negozi tradizionali: anzi, questi ultimi, attraverso una sapiente modifica delle meccaniche di offerta, stanno virando verso una continuità sempre maggiore tra vendita online e offline.
D’altra parte, nella vendita di prodotti come Whiskey e altre bevande alcoliche, sono gli stessi operatori tradizionali, produttori e negozianti impegnati nella medio-grande distribuzione, ad aver trasferito una parte o la totalità del proprio commercio su internet: non a caso, questi soggetti rappresentano circa il 70% dei venditori attivi.